giovedì 14 maggio 2009

La pace mette radici a Vicenza




Il 10 maggio, 530 le persone hanno firmato, davanti al notaio, l'acquisto collettivo del terreno che ospita il Presidio Permanente No Dal Molin dove, secondo i progettisti della base statunitense, dovrebbe essere realizzato l'ingresso nord dell'installazione militare.




"Mettiamo radici al Dal Molin" è il nome della campagna con la quale tanti cittadini che si oppongono alla base militare hanno sottoscritto una quota di 100 euro per l'acquisto dell'area. Il movimento No Dal Molin dà stabilità alla propria opposizione e, soprattutto, mette un granello di sabbia nei meccanismi della militarizzazione: il terreno acquistato, infatti, dovrebbe essere espropriato per realizzare l'ingresso della base.



E' stata davvero una giornata di festa al Presidio con lunghe file di gente paziente che hanno aspettato ore per arrivare davanti al notaio, però aveva l'occasione di incontrare amici e conoscenti, ascoltare musica o letture o azioni teatrali o fare anche passeggiate guidate nei dintorni, ristorarsi al bar a prezzi modici.


Alle tante persone che facevano la fila davanti al notaio e'stato distribuito l'appello per l'iniziativa promossa il prossimo 4 luglio, quando i vicentini invitano ancora una volta tutte e tutti a Vicenza "per liberare il Dal Molin dalla base di guerra". Alla vigilia del G8 e dell'arrivo in Italia di Obama, dunque, la città berica sarà di nuovo al centro dell'attenzione di quanti si battono contro la guerra e i suoi strumenti.


"Nel giorno in cui gli statunitensi festeggiano la loro indipendenza dall'impero britannico noi vogliamo renderci indipendenti dalle servitù militari".

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