venerdì 30 dicembre 2011

Un'Altra Manovra E' Possibile?




Ci Dicono che a questa manovra non c'è alternativa



Ci dicono che tutte e tutti noi (tranne i ricchi!) dobbiamo fare sacrifici pesanti per “salvare l'Italia”. Ma non siamo convinte, e ci facciamo qualche domanda.

  • Perché in questo momento di grave crisi economica non un euro è stato tolto al bilancio del Ministero della Difesa? Perché il rigore vale per i/le pensionati/e e il welfare e non per i generali e le spese militari?
  • Perché sono stati confermati i finanziamenti per l’acquisto di 131 cacciabombardieri F35 con una spesa prevista di circa 15 miliardi di euro (che saranno certamente molti di più)?

Nel nostro paese, si spendono per le armi e la guerra:
76 milioni di euro ogni giorno,
3 milioni di euro ogni ora,
50.000 Euro al minuto

I 15 miliardi di € che si spendono per l’acquisto degli F35 equivalgono al 75% dell'ultima manovra del governo Monti, che prevede minori servizi sociali, aumenti delle tariffe e delle tasse, tagli alle pensioni e agli Enti Locali per un totale di 20 miliardi. Se teniamo conto delle manovre che abbiamo già subito nel 2011 dal governo Berlusconi si superano i 60 miliardi.

Con i 15 miliardi che si potrebbero risparmiare cancellando l’acquisto degli F35, si potrebbero costruire 2000 nuovi asili pubblici, mettere in sicurezza oltre 10.000 scuole, garantire un’indennità di disoccupazione di 700 € per 6 mesi ai lavoratori parasubordinati che perdono il posto di lavoro.



In tutta la discussion in atto sulla manovra finaziaria, quasi totale
è il silenzio di destra e sinistra e dei media sul nostro bilancio della difesa.


Perché nessuno descrive lo scenario provocato dalle guerre condotte anche dai nostri governi calpestando la Costituzione e il diritto internazionale? Guerre che vengono chiamate “missioni di pace” ma in realtà provocano lutti, terrore, disperazione, stragi di civili, accaparramento da parte delle potenze occidentali di risorse per mantenere il loro modello di sviluppo. La manovra Monti assegna 700 milioni di euro per le “missioni di pace” anche se proprio in questi giorni è stato accertato che la NATO, nella guerra di Libia, ha provocato la morte di decine (centinaia?) di civili, che diceva di voler proteggere. E la NATO ha dovuto ammetterlo.

L’unica cosa certa è che le numerose guerre degli ultimi 20 anni non hanno risolto alcun conflitto, anzi spesso hanno lasciato una situazione peggiore.

BASTA CON QUESTA POLITICA DI MORTE

TAGLIAMO LE SPESE PER LE ARMI E LA GUERRA

martedì 20 dicembre 2011

Novembre con Le Donne Colombiane


Teresa Aristizabal - Mujer de Negro della Ruta Pacifica di Medellin - è stata il Italia dal 29 al 28 ottobre, realizzando insieme a noi incontri in diverse città. Scrive Patricia, che ha dato l'avvio all'iniziativa e organizzato questo tour:

"E' stata una esperienza molto bella, abbiamo vissuto momenti molto speciali di incontro di Teresa con istituzioni, organizzazioni e associazioni o gruppi di donne, gente che partecipava agli eventi pubblici ma anche giornaliste/i. L'entusiasmo e l'interesse che Teresa ha sempre suscitato sono stati straordinari, così come è stato straordinario per me che l'ho avuta ospite in casa mia e per le DIN di Bologna e non solo, e mi azzardo a interpretare tutte le altre che l'hanno ospitata nelle loro città (Torino, Schio, Vicenza, Padova, Modena), il rapporto di vicinanza, di affettuosità, di scambio e apprezzamento reciproco. E' stata direi anche la prima vera occasione in cui dopo un incontro internazionale abbiamo potuto parlare in molti luoghi della nostra esperienza e dare voce a chi aveva ospitato il XV Incontro Internazionale DIN oltre a poter dare seguito a quanto ci siamo proposte lasciando l'incontro. Ora si tratta di raccogliere i frutti dei mille semi che tutte abbiamo sparso..."


I semi hanno dato frutto: nell'intorno del 25 Novembre, Giornata Internazionale per l'Eliminazione della Violenza sulle Donne, molti gruppi DiN hanno organizzato su questo tema le proprie tradizionali manifestazioni di donne in nero: unendovi performances, flash mob, iniziative pubbliche con altre e altri.


Mentre ci stavamo preparando (anche ad un eventuale collegamento diretto con Buenaventura), veniamo a sapere che la situazione in Colombia, e in particolare nella regione di Valle del Cauca, a causa del maltempo e della tensione in seguito agli ultimi avvenimenti, impedisce l'installazione prevista di uno schermo gigante che sarebbe dovuto arrivare da Bogotà; Martha ci scrive raccontandoci il programma delle attività che prevedono di svolgere a Buenaventura:
""25 ore il 25 Novembre contro la violenza NI UNA MAS: questo è il titolo. Non avremo uno schermo gigante ma 4 grandi schermi led ubicati una in ogni angolo della piazza.
Noi inizieremo alle 24 del 24 Novembre con 4 programmi radio di coscientizzazione sulla violenza contro le donne in cui molte nostre voci si ascolteranno attraverso queste onde sonore.
I programmi radio dureranno fino alle 05:00 del mattino. Questa ora la chiamiamo "Alborada" (o "amanecer") e sarà molto rumorosa per rendere visibile la nostra giornata nella comunità.
A partire da questo momento si iniziano attività nei diversi quartieri e istituzioni educative.
A mezzogiorno iniziamo nello spazio degli schermi nella piazza...
Alle 19 viene organizzato un atto centrale delle Donne in Nero e della Ruta Pacifica, atto molto importante perché dà inizio alle attività della notte che realizzeremo nel centro della città, visitando bar, "negocios de fiestas y ruidos", sfidando un po' il pericolo, per coscientizzare tutti su questo tema; staremo così fino all'una di notte."


Le nostre attività in Italia continuano: raccogliamo firme sulle lettere all'Ambasciata Colombiana e le spediamo; nelle nostre istituzioni locali cerchiamo contatti per invitarle a prendere posizione, a dichiarare solidarietà alle donne colombiane e a invitare le istituzioni corrispondenti a fare quanto previsto dalle leggi nazionali e internazionali; prepariamo lettere da inviare alle parlamentari e alle europarlamentari italiane, invitando anche altre Donne in Nero Europee a fare altrettanto in occasione del 25 novembre.

Per i collegamenti SKYPE, a causa dei fusi orari, conveniamo che sia meglio che il collegamento sia fatto da Bologna a nome di tutte noi; le altre città cercheranno di registrare sul web videomessaggi prima del 24, in modo che possano essere trasmessi a Buenaventura nella piazza dell'Alcaldia, o nei momenti che le nostre amiche riterranno più opportuni.

E da noi:



  • A BERGAMO le Din manifestano nel pomeriggio del 25 davanti al comune, per poi partecipare ad un incontro organizzato dal Consiglio delle Donne del Comune di Bergamo.
  • Ad ALBA nella manifestazione delle DiN c’era anche Amnesty con due appelli e le lettere per l’ambasciata di Colombia; e nel festeggiare i loro 20 anni registrano un breve videomessaggio che riguarda le compagne colombiane.
  • A BOLOGNA , oltre alla manifestazione, ci sono stati molti incontri e prese di posizioni ufficiali delle istituzioni; c’è un videomessaggio dalla Provincia inviato in Colombia, [www.provincia.bologna.it/probo/Multimedia/donneinneroprovincia.mp4], un altro video [http://youtu.be/cR3UEqZbF2s], uno del Comune [http://youtu.be/oXF-RsFyWzA], e finalmente quello della manifestazione.


    Dopo la manifestazione Patricia ci scrive "Purtroppo il collegamento SKYPE non è riuscito, quando mi sono collegata da casa con Martha, lei mi ha detto che le linee erano molto mal messe e per questo non si sono potute collegare. Abbiamo aspettato fino alle 9.00 al freddo rimanendo sempre più in poche ma purtroppo non è successo nulla. Abbiamo distribuito muñecas de proteccion che abbiamo fatto noi e qualche altra donna, sono state accolte molto bene.”
  • A COMO la presenza silenziosa del 25 è dedicata alle donne colombiane.
  • A FANO una prima manifestazione con striscione, le manine e un tavolino con materiale d'informazione e le lettere per l'Ambasciata Colombiana, poi un incontro pubblico, con proiezione di film; c'è stata partecipazione, ma soprattutto adesione e consapevolezza. Nella foto, appeso al tavolino dietro Roberta. si vede un grande cuore rosso, è il nostro forte abbraccio alle donne colombiane.
  • A MODENA nel consiglio provinciale mercoledì 23 ore 15,00 nel cui o.d.g. si ricordano le donne della Colombia; e c’è un appello della consigliera comunale in loro sostegno.
  • Anche a NAPOLI si è tentata la connessione senza riuscirci. Il 23, nell’uscita tradizionale, le DiN hanno invitato a partecipare all’evento del 25. Poi il 25 hanno prima partecipato al Consiglio Comunale tematico sulla violenza alle donne, e poi, all'interno del Maschio Angioino, insieme all'UDI hanno fatto l'incontro tutto dedicato alle donne di Buenaventura, con proiezione del filmato della Ruta, con il racconto e proiezione di foto dell'esperienza dell'incontro a Buenaventura. L'Assessora alla Pari Opportunità si é fatta carico, dopo la raccolta di molte firme, di convocare il Console di Napoli e consegnarle ufficialmente.
  • A PADOVA il 25 novembre ha visto al mattino un flash mob delle DiN e al pomeriggio l’uscita tradizionale, entrambe le iniziative sono state realizzato insieme con le donne del coordinamento provinciale “Senonoraquando”; oltre alle foto é stato realizzato un video che vuole essere un messaggio affettuoso per le donne colombiane.
  • A RAVENNA manifestazione con volantino, manine e cartelloni colorati, prendendo a prestito le parole e il linguaggio simbolico dei colori delle donne colombiane .
  • A SCHIO erano più di 35 donne in piazza; hanno preparato un mandala di rami verdi, fiori (ortensie, crisantemi gialli e bianchi, fiori profumati del nespolo giapponese). In mezzo la scritta STOP FEMMINICIDIO e la farfalla di Bogotà, e frasi scritte su cartoncino. Sulla parete del duomo hanno proiettato le immagini di Buenaventura. Hanno spiegato il significato della manifestazione e, prendendosi per mano, sono rimaste in silenzio. È stato importante coinvolgere tante donne (tante per Schio) e far approvare dal Consiglio Comunale l'o.d.g sulla violenza alle donne e il sostegno alle Donne di Buenaventura.
  • A TORINO nell’uscita del 18 si danno indicazioni dei successivi incontri: il 23 con le classi degli istituti superiori della circoscrizione 6, con Amnesty e i teatranti di Giallo Palo; il 25 con Amnesty; il 27 con Alma Terra, Giallo Palo, Amnesty. Proiezione di video, foto, racconti e testimonianze da parte nostra. Il videomessaggio è stato registrato il 23, per poterlo inviare in tempo.
  • A UDINE le Donne in Nero sono uscite in piazza con una performance molto suggestiva
  • A VERONA le Donne in Nero sono uscite con volantini e cartelli.