venerdì 29 giugno 2018

Comunicato Stampa - Cristina Cattafesta

 
Pubblichiamo, con preghiera di massima diffusione, il comunicato stampa lanciato oggi dalla famiglia e dal legale di Cristina Cattafesta, attivista del CISDA trattenuta nel Dipartimento Immigrazione di Gaziantep Turchia dal 26 Giugno.


  
 La famiglia di Cristina Cattafesta e la loro legale Avv. Alessandra Ballerini, esprimono grave preoccupazione per il protrarsi della permanenza presso il Centro di espulsione di Gaziantep, nel sud est della Turchia.

Cristina era in Turchia, in qualità di Osservatrice Internazionale per le elezioni presidenziali e parlamentari insieme a una delegazione C.I.S.D.A. ed è stata fermata il 24 giugno per un controllo. Martedì 26 è stata trasferita nel Dipartimento Immigrazione di Gaziantep per essere rimpatriata.

Speriamo tutti che il suo rientro sia imminente, ma sono passati cinque giorni dal suo fermo e nelle ultime 48 ore, ossia da quando è stata trasferita a Gaziantep, nessuno di noi è più riuscito ad avere contatti con lei perché le è stato sequestrato anche il cellulare.

Cristina è una donna di 62 anni che soffre di problemi di salute ed ha la necessità di fare controlli continui e cure adeguate. Non abbiamo informazioni certe sul suo rientro, né la possibilità di metterci in contatto con lei. Sappiamo che ieri l’avvocato del Consolato Italiano è andato a trovarla e siamo grati per l’impegno della Farnesina con la quale siamo in costante contatto ma esprimiamo seria preoccupazione per il suo stato di salute e chiediamo all’ Ambasciata Italiana, alle Istituzioni Italiane ed Europee il massimo impegno per riportare Cristina Cattafesta in Italia nel più breve tempo possibile.

 La Famiglia di Cristina Cattafesta e l’avv. Alessandra Ballerini

martedì 26 giugno 2018

Cristina Cattafesta Libera Subito!



Pubblichiamo questo comunicato del CISDA di cui Cristina Cattafesta è la Presidente per affermare la nostra vicinanza e il nostro sostegno come Donne in Nero, in questo momento di forte preoccupazione per la sua detenzione prolungata in un centro di espulsione nella località di Gaziantep, in attesa della decisione di Ankara sulla sua sorte. 


Attivista per i diritti umani e contro la guerra , al fianco delle Donne Afghane, con il CISDA ora anche impegnata sulla causa curda, amica da sempre delle Donne in Nero, Cristina è un esempio di impegno internazionale senza sosta. In questo quadro si inserisce la sua accettazione del ruolo di osservatore internazionale nei seggi delle zone curde, in una tornata elettorale presidenziale molto importante e delicata specie per il popolo curdo.

Ora siamo in attesa di sviluppi positivi e che Cristina possa congiungersi al resto della delegazione e ritornare in Italia al più presto. Nel caso in cui la sua detenzione dovesse prolungarsi, siamo a disposizione per qualunque iniziativa si voglia prendere in proposito da parte del CISDA.


26 giugno 2018

Il 21 giugno scorso, una delegazione di sei persone del Coordinamento Italiano a Sostegno delle Donne Afghane (Cisda) è partita alla volta della Turchia, nel sud est del paese, per svolgere il ruolo di Osservatrice Internazionale per le elezioni presidenziali e parlamentari. Il Cisda, da tre anni impegnata a sostegno della causa curda, ha risposto ai numerosi appelli di organizzazioni della società civile e dello stesso partito dell’HDP, che chiedevano la presenza di osservatori internazionali per monitorare un processo elettorale fondamentale per il futuro del paese. 

Domenica 24 giugno nella città di Batman, dove si trovava il seggio cui era stata destinata, Cristina Cattafesta, Presidente del Cisda, è stata fermata per un controllo da parte della polizia turca. Nei giorni precedenti anche altri osservatori erano stati fermati ed espulsi, ma non trattenuti. Il 25 giugno il procedimento contro la nostra compagna si è concluso con una sentenza di espulsione dalla Provincia di Batmam, con conseguente trasferimento nel Dipartimento Immigrazione, dove avrebbe dovuto essere trattenuta non oltre 24 ore. 

Giunge invece oggi la notizia che la Procura di Batman ha trasferito la decisione direttamente ad Ankara. Cristina Cattafesta sarà trasferita in un Centro di espulsione a Gaziantep. I tempi per la sua liberazione sono ad ora imprevedibili, e soggetti alla volontà dei giudici. Cristina Cattafesta è un’attivista che ha scelto di dare il suo sostegno e supporto come osservatrice per un processo elettorale complesso, come quello che si è svolto in Turchia. 

Mantenendo la massima cautela e il riserbo che la situazione richiede, ringraziamo tutti e tutte per le parole di solidarietà e per l’attenzione nei confronti di quanto accaduto. Saremo felici di dare visibilità a tutti i gesti di vicinanza che riceveremo e che danno voce a quella realtà che non abbassa lo sguardo per la giustizia e il rispetto dei diritti umani. 

Vi terremo aggiornati su eventuali iniziative che prenderemo a suo favore. Ci auguriamo che il caso sia chiuso nel più breve tempo possibile e che Cristina possa tornare al più presto in Italia. Libera.