mercoledì 26 novembre 2008

Vita, Terra e Libertà per il Popolo Palestinese: Nè muri Nè silenzi

Sabato il 29 novembre, a Roma, participiamo nella Manifestazione nazionale nell'occasione della Giornata mondiale di solidarietà con il popolo palestinese dichiarata dalle Nazioni Uniti:



  • per la fine dell’occupazione israeliana della Palestina.
  • per uno stato palestinese sovrano con Gerusalemme capitale
  • per Il diritto al ritorno ai rifugiati palestinesi, come è previsto dalla risoluzione Onu 184
  • per la liberazione di tutti i prigionieri palestinesi nelle carceri israeliane
  • per lo smantellamento del regime di apartheid e delle colonie israeliane
  • per lo smantellamento dell'assedio imposto alla Striscia di Gaza
  • per la revoca degli accordi di cooperazione militare Italia – Israele e il ritiro delle truppe dai vari teatri di guerra






------------1946--------------1948------------------1967----------------2006

La creazione dello Stato d’Israele nel 1948 ha significato l’esilio forzato per oltre 700 000 palestinesi. Nel 1967, con l’occupazione di Cisgiordania e Gaza, ancora 500 000 sono stati cacciati. Dal 1967, Israele ha costruito più di 200 insediamenti illegali. Le zone rimaste ai palestinesi non hanno né continuità territoriale né confini internazionali.



Non lasciateci soli, non abbandonateci.
Le nostre perdite:
da due a venti persone, giorno dopo giorno
e dieci feriti.
e venti case
e cinquanta ulivi
aggiungeteci la perdita intrinseca
che sarà il poema, l'opera teatrale, la tela incompleta


Malgrado decine di formule di soluzione e i numerosi giri di presunto negoziato, non si riesce ad uscire dall'empasse che perdura da quindici anni, dove i governi israeliani continuano ad intensificare la loro politica contro il popolo palestinese allargando gli insediamenti, rafforzando i muri di separazione, continuando nelle politiche delle chiusure.

L’assedio israeliano alla Striscia di Gaza, e l’irresponsabile embargo della comunità internazionale al governo di Hamas hanno dato il colpo di grazia ad un’economia già traballante, e impediscono a 1.500.000 di persone, di cui il 51% bambini e adolescenti, di avere libero accesso ai servizi di base quali sanità, educazione, rifornimenti energetici. L’assedio di Gaza costituisce una grave violazione dei diritti umani, e ha prodotto una crisi umanitaria denunciata più volte anche dalle Nazioni Unite.


Negli ultimi tempi, assistiamo ad un tentativo di seminare una vera e propria guerra di pulizia etnica: i coloni israeliani attaccano adesso i palestinesi nelle loro case, soprattutto in Cisgiordania, e la furia dei fanatici israeliani ha seminato terrore tra la popolazione araba nella città di Akko.

La pace va cercata nella giustizia, nel diritto internazionale e nella verità, non in una normalizzazione che mette a tacere le legittime aspirazioni di libertà e di dignità del popolo palestinese.



Inoltre:

Milano

28 novembre, a sostegno della manifestazione di Roma, le Donne in Nero saranno in Piazza Cordusio dalle 18 alle 19. Clicca qui per vedere il volantino.

Padova

3 dicembre, le Donne in Nero saranno in piazza Garibaldi dalle 17 alle 18 per rompere il silenzio sulla Palestina. Clicca qui per vedere il volantino.



lunedì 24 novembre 2008

Per mettere la questione della violenza di genere al centro dell'agenda politica......

Per rompere la solitudine delle donne che subiscono violenza fisica, psicologica, economica e che devono trovare sostegno e condivisione nell’uscirne

Per riaffermare i diritti, l'integrità e l’inviolabilità della persona


Per costruire nuove relazioni fra uomini e donne, oggi ancora connotate dalla sopraffazione maschile, ma aperte ad una trasformazione, nel segno della libertà e della dignità femminile



Per sottrarre il nodo della violenza sulle donne ad ogni strumentalizzazione di parte,

Per contrastare le tendenze autoritarie, maschiliste e xenofobe ormai così diffuse in Italia, dove ogni fenomeno sociale è ricondotto all'orizzonte unico dell'ordine pubblico, e dove sono messi a rischio i diritti civili e le prerogative della cittadinanza

Per dare al 25 novembre, La Giornata Internazionale Per L'Eliminazione Della Violenza Sulle Donne, una rilevanza speciale nel calendario delle lotte e degli impegni del movimento politico delle donne, sabato, il 22 novembre, le donne in nero insieme a migliaia di altre donne hanno manifestato e participato in iniziative a Roma, Udine, Milano, Bergamo, e tante altre città.


Clicca
Qui per vedere foto della manifestazione a Roma.

Inoltre questa settimana, ci saranno le seguenti iniziative:

Udine

25 novembre, ore 21 cinema Visionario, via Asquini proiezione del film-documentario “La vittima e il carnefice” di Mauro Parissone e Roberto Burchielli in collaborazione con il C.E.C. (ingresso gratuito).





Bologna


25 novembre, ore 16:30, piazza Nettuno, ASSEMBLEA RI/CREATIVA sulla
violenza su donne e lesbiche dove sarà ospitata la mostra Memoria al Viento
delle donne colombiane della Organizacion Femenina Popular.

La mostra sarà anche ospitata il 2 dicembre alla Casa Internazionale Delle
Donne di Roma e il 5 dicembre a Lugo (Ravenna) con DVD, lettura di testi e di
poesia.

http://donneinnerobologna.blogspot.com

Nell’angolo in fondo a sinistra, Piedad Morales

Cade il vestito che la pelle ha sporcato
I piedi sonnambuli cercano un corpo
da tempo perduto nella penombra
Una voce mormora che è
stanco cade un libro
La radio ci informa sulla guerra
Lei brama per l’atleta che le mostrò
salti mortali sulle comete
Lui è rauco
la voce racconta di sogni non di illusioni
In quel letto cerca desiderio
senza trovare nido di lucciole
Un uomo russa come
angelo ubriaco tanta fatica, un bacio

Per strada una donna è aggredita
un uomo onesto muore dissanguato
un ragazzo ripulisce il suo coltello
Lei singhiozza al bordo del letto
Questo le capita, signora, per aver desiderato
durante la battaglia




Bergamo

25 Novembre 21.00 Cinema Conca Verde Mia Mattioli, 65Film "Ti do i miei occhi" di Iciar Bollain, Spagna 2003con la partecipazione di CGIL - CISL - UIL


26 Novembre 17.30 Alla seduta del Consiglio Comunale, Presentazione di un Ordine Del Giorno "Per contrastare la violenza sulle donne"Palazzo Frizzoni, aula consiliare, Piazza Matteotti.


Vicenza

Il Gruppo Donne del Presidio invita tutte e tutti a partecipare alla serata: CONTRO UN MODELLO NON SOSTENIBILE interverranno sul tema:
Franca Ardi, ginecologa
Angela Di Biase, psicologa
Lorena Garzotto, terapeuta
espressiva letture a cura di Lucia Catalano
musiche a cura di Maria Zuccon Ghiotto
spettacolo teatrale "Carillon" a cura del Gruppo Teatrale del Presidio.

martedì 18 novembre 2008

La violenza sulle donne non ha confini

flat.noblogs.org



Il 25 novembre è la giornata internazionale contro la violenza sulle donne. E' una data scelta, tanti anni fa, dalle femministe latinoamericane per ricordare le tre sorelle Mirabal - le farfalle - e poi adottata nel 1999 dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite.

Il 25 novembre del 1960, nella Repubblica Dominicana del dittatore Trujillo, Patria Mercedes, Minerva Argentina e Antonia María Teresa, attive contro la dittatura,vennero intercettate dai militari mentre in automobile tornavano da una visita ai mariti in prigione, furono fatte oggetto di crudeli torture e poi pugnalate e strangolate. I militari simularono un incidente stradale gettando il veicolo con i tre corpi straziati in un precipizio ma fu evidente a tutti che non era stato un incidente. La loro morte terribile innescò una reazione che si concluse solo con la morte di Trujillo.

La violenza maschile contro le donne è possibile perché le donne, in tutto il mondo, continuano ad essere considerate esseri di secondaria importanza. I due terzi degli analfabeti e i tre quinti delle persone povere al mondo sono donne. Lo confermano, come se le nostre parole di donne di tutto il mondo non bastassero, i dati del rapporto 2008 dell'Unfpa (Fondo delle nazioni unite per la popolazione) sullo stato della popolazione mondiale.

Le donne, ovunque, hanno minore accesso alle cure mediche, all'informazione, all'istruzione, ai servizi ed alle risorse. La violenza diretta che, soprattutto in famiglia, ha toccato e tocca molte di noi è solo l'emergere di una condizione di subalternità che non muta.

Anche noi donne in nero saremo in piazza a Roma sabato 22 novembre, per la manifestazione nazionale, contro la violenza maschile sulle donne, in relazione e in sorellanza con le donne del mondo che lottano contro la violenza maschile sulle donne, per l'autodeterminazione e la libertà del genere femminile , contro il controllo del corpo femminile attuato da società patriarcali, contro le conseguenze nefaste dei conflitti armati sulle donne.

Rispondendo all'appello della rete internazionale delle donne in nero porteremo con noi parole di solidarietà e sorellanza con le donne del Congo, ultimo, in ordine di tempo, luogo del mondo dove si consumano impunemente stupri di guerra che minano la salute e la vita del 90% delle donne congolesi.


Perché tanto odio?
Donne congolesi manifestano per la pace e la protezione, 14 novembre 2008

venerdì 7 novembre 2008

Educazione alla pace al comune di Sperone

....da un invito pervenutomi per caso, ad una realtà inimmaginabile per vivacità culturale e concretezza di azioni finalizzate ad un processo di educazione alla Pace delle nuove generazioni. Sto parlando di Sperone, un piccolo centro della vellinese che si candida a diventare polo di aggregazione per i Comuni limitrofi nell'ambito del pacifismo campano.

Ispiratore di questo processo l'ottimo Sindaco Salvatore Alaia, convinto assertore della pratica della nonviolenza e della necessità di diffonderne i contenuti attraverso testimonianze dirette. Mi sono così ritrovata in coda alle testimonianze di Giuliana Sgrena, Simona Torretta, Alex Zanotelli e tanti altri riconosciuti testimonials di un altro mondo possibile le cui firme sono apposte su una grande bandiera della Pace esposta nella Sala consiliare. Da qualche anno, inoltre, organizzano una partecipatissima marcia della Pace coordinandosi con i Comuni di Mercogliano (CE) e Marano (NA).

L'incontro con i ragazzi delle classi medie 3A e 3 B, opportunamente preparati dal Dirigente scolastico Prof. Antonio De Lucia e dalla Resp.le Prof.ssa Chiara Napolitano stato per me commovente perché non avrei mai immaginato tanta attenzione e curiosità per la pratica delle Donne in Nero da parte di ragazzi e ragazze così giovani. Anche le insegnanti ( Prof.sse Rosa Ambrosino, Anna Bellofatto ed Enza Napolitano) che li accompagnavano hanno stimolato il dibattito aiutandomi a creare un clima di scambio emozionale che spero abbia reso efficace la mia testimonianza.


Ci siamo salutati ripromettendoci nuovi incontri che sono si cura si realizzeranno. Quando ho chiesto una foto collettiva da inviare per la Campagna contro l'assedio a Gaza, non la finivo piu' di produrre scatti per esaudire i desiderio di tutti di metterci la faccia. Credo che esperienze come queste diano un senso finito al nostro lavoro di attiviste generando ottimismo ( in questo senso,si!) per un futuro non troppo lontano dai nostri desideri. Un caloroso grazie al Sindaco Salvatore Alaia e a tutti i suoi entusiasti collaboratori.

Alessandra Valle

sabato 1 novembre 2008

Sosteniamo la rete nonviolenta in Iraq


Il 29 ottobre insieme al gruppo U.S. Citizens for Peace and Justice, abbiamo organizzato un sitin in solidarietà con la rete irachena La'Onf (NonViolenza), di cui fanno parte centinaia di organizzazioni arabe – sia di matrice laica che sciita o sunnita - e curde.

La'Onf ritiene che la nonviolenza attiva sia l'unica via per la costruzione di un Iraq pacifico, indipendente e democratico e da quattro anni la popolazione civile lavora attivamente in mezzo alla guerra con dimostrazioni e azioni nonviolente per fermare gli scontri tra fazioni interne, lottare contro la corruzione della politica, e fare appello alla comunità internazionale perché si ponga fine all’ingiusta occupazione del paese.


Abbiamo invitato tutti quelli che si sono fermati a parlare con noi a fare una foto giacché La'Onf sta raccogliendo foto di sostenitori in tutto il mondo.

Clicca
Slideshow per vedere le foto.

A cinque anni dall’occupazione dell’Iraq da parte delle potenze occidentali con a capo gli USA, la situazione è andata progressivamente peggiorando. Gli interessi petroliferi e geostrategici sulla zona hanno fomentato lo scontro interno e hanno già causato l’assassinio di 1 milione di persone, 5 milioni di profughi e più di 20.000 persone detenute dalle truppe degli USA. 100 civili morti al giorno mediamente durante l’anno 2007.

Le condizioni di vita delle donne sono andate peggiorando drammaticamente, e si sono fatti sempre più frequenti Grassettoi casi di violenza, mutilazione, lapidazione e sequestro per non parlare della perdita dei diritti civili.

Questa situazione fomenta lo stereotipo per cui la società irachena è violenta e fondamentalista e la complessità del conflitto non lascia spazio alla speranza. Ma la società civile al margine delle fazioni di potere sta iniziando ad autorganizzarsi in forma pacifica: dobbiamo ascoltare la sua voce!

Per ulteriore informazione:
http://www.laonf.net/
Per vedere foto già mandate a La'Onf
http://www.flickr.com/photos/laonfsolidarity