martedì 3 marzo 2009

Che Si Affretti La Giustizia


Oggi, il 4 marzo 2009, si lancia il Tribunale Russell Sulla Palestina. I tribunali Russell sono tribunali della societa' civile che cercano a rompere il silenzio istituzionale su situazioni di gravi ingiustizie.

Il tribunale sulla Palestina e' stato lanciato a seguito di un appello da parte di Ken Coats(Presidente della Bertrand Russell Peace Foundation), Nurit Peled (Premio
Sakharov per la liberta' di pensiero) e Leila Shahid (Delegata generale della Palestina presso la Unione Europea) e con il supporto di oltre un centinaio di note peronalita' internazionali.

La recente guerra, condotta dal governo e dall'esercito israeliano, su Gaza gia' sottoposta a blocco, sottolinea la particolare responsabilita' degli Stati Uniti e dell'Unione Europea nella perpetuazione dell'ingiustizia perpetrata nei confronti della popolazione palestinese, deprivata dei diritti fondamentali.

Tante testimonianze, durante e dopo l'attacco israeliano su Gaza, ci hanno riportato gli orrori e crudelta' a cui la gente inerme di Gaza e' stata sottoposta - una delle piu' schiaccianti e' quella di due chirughi della Gran Bretagna che sono riusciti a raggiungere Gaza durante l'invasione.

Riportiamo qui una parte dal rapporto che hanno scritto.

Le armi israeliane

Gli armamenti impiegati, oltre alle bombe e agli esplosivi ad alto potenziale convenzionali, includono anche tipologie non convenzionali. Ne sono state identificate almeno quattro categorie:

Proiettili e bombe al fosforo

I testimoni oculari affermano che alcune bombe esplodevano in quota, rilasciando un ampio ventaglio di micro-ordigni al fosforo che si distribuivano su un’ampia superficie. Durante l’invasione via terra, i carri armati erano usi sfondare le mura delle case con proiettili ordinari per poi far fuoco al loro interno con proiettili al fosforo. Questo metodo permette di scatenare terribili incendi all’interno delle strutture, ed un gran numero di corpi carbonizzati è stato rinvenuto ricoperto da particelle di fosforo incandescente.

Un preoccupante interrogativo è posto dal fatto che i residui rinvenuti paiono amalgamati ad un agente stabilizzante speciale, che gli conferisce la capacità di non bruciare completamente, fino all’estinzione. I residui di fosforo ancora coprono le campagne, i campi da gioco e gli appartamenti. Si riaccendono quando i bambini curiosi li raccolgono, oppure producono fumi tossici quando i contadini annaffiano le loro terre contaminate. Una famiglia, ritornata al suo orto dopo le ostilità, ha irrigato il terreno ed è stata inglobata da una coltre di fumo sprigionata dal suolo. La semplice inalazione ha prodotto epistassi.

Dagli ospedali, i chirurghi raccontano di casi in cui, dopo una laparotomia primaria per curare ferite relativamente piccole e poco contaminate, un secondo intervento ha rivelato aree crescenti di necrosi dopo un periodo di 3 giorni. In seguito, la salute generale del paziente si deteriora ed, entro 10 giorni, necessitano un terzo intervento, che mette in luce una massiccia necrosi del fegato. Questo fenomeno è, a volte, accompagnato da emorragie diffuse, collasso renale, infarto e morte. Sebbene l’acidosi, la necrosi del fegato e l’arresto cardiaco improvviso siano tipiche complicazioni nelle vittime di fosforo bianco, non è possibile attribuirle alla sola opera di questo agente.

È necessario analizzare ed identificare la vera natura di questo fosforo modificato ed i suoi effetti a lungo termine sulla popolazione di Gaza. È anche urgente la raccolta e lo smaltimento dei residui di fosforo sulla superficie dell’intera regione. Queste sostanze emettono fumi tossici a contatto con l’acqua: alla prima pioggia potrebbero avvelenare tutta la Striscia. I bambini dovrebbero imparare a riconoscere ed evitare questi residui pericolosi.

Bombe pesanti
L’uso di bombe DIME (esplosivi a materiale denso inerte) risulta evidente, anche se non è stato determinato con chiarezza se sia stato impiegato uranio impoverito nelle aree meridionali. Nelle zone urbane, i pazienti sopravvissuti mostrano amputazioni dovute a DIME. Queste ferite sono facilmente riconoscibili perché i moncherini non sanguinano ed il taglio è netto, a ghigliottina. I bossoli e gli shrapnel delle DIME sono estremamente pesanti.

Bombe ad implosione
Tra le armi usate, ci sono anche i bunker-buster e le bombe ad implosione. Ci sono casi, come quello del Science & Technology Building o dell’università islamica di Gaza, in cui un palazzo ad otto piani è stato ridotto ad un mucchio di detriti non più alto di un metro e mezzo.

Bombe silenziose
La popolazione di Gaza ha descritto un nuovo tipo di arma dagli effetti devastanti. Arriva sotto forma di proiettile silenzioso, o al massimo preceduto da un fischio, e vaporizza tutto ciò che si trova in aree estese senza lasciare tracce consistenti. Non sappiamo come categorizzare questa tecnologia, ma si può ipotizzare che sia una nuova arma a particelle in fare di sperimentazione.

Esecuzioni
I sopravvissuti raccontano di tank israeliani che, dopo essersi fermati davanti agli appartamenti, intimavano ai residenti di uscirne. Di solito, i primi ad obbedire erano i bambini, gli anziani e le donne. Che, altrettanto prontamente, venivano messi in fila e fucilati sul posto. Decine di famiglie sono state smembrate in questo modo. Nello scorso mese, l’assassinio deliberato di bambini e donne disarmate è stato anche confermato da attivisti per i diritti umani.

Eliminazione di ambulanze
Almeno 13 ambulanze sono state vittima di sparatorie. Gli autisti e gli infermieri sono stati sparati mentre recuperavano ed evacuavano i feriti.


Apoggiamo il tribunale e anche le initiziative di altri gruppi per rendere possibili processi contro dirigenti israeliani alla Corte Penale Internazionale dell'Aja perche´riconosciamo che la pace in Palestina e Israele non e´possibile mentre i diritti fondamentali dei palestinesi vengono calpestati con impunita´. Siamo anche d'accordo che i governi degli Stati Uniti e dell'Unione Europea sono complici nei crimini contro i palestinesi.

Durante i giorni terribili dell'attacco israeliano su Gaza, abbiamo spesso sentito un argomento da quelli che giustificano le azioni israeliane - se Hamas avesse avuto le armi che Israele possiede, avrebbero fatto cose peggiori. Nonostante la logica storta e disonesta' di quest'argomento, vediamo che contiene qualcosa di vero- quelli che non hanno armi non hanno le stesse possibilita' di uccidere e ferire. Quindi, vorremmo vedere anche sul banco degli imputati tutti quelli che hanno fornito le armi all'esercito israeliano, tutti quelli che usano in modo perverso la ingenuita' umana e le risorse della nostra pianeta per provocare gli effetti sul corpo umano descritti nelle testimonianze che sono arrivate da Gaza.

Che si affretti la solidarietà
che si affretti la giustizia
che si affretti la riparazione
che si affretti la speranza
Le aspettiamo in piedi !
che si affrettino!

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