Leyla Zana, eletta nel 1991 nella Assemblea turca in rappresentanza della minoranza curda, nonostante la dura condanna nel 1994 a seguito del suo giuramento come parlamentare pronunciato in lingua turca e curda e gli anni di detenzione terminati solo dopo il secondo processo voluto dalla Corte dei diritti umani di Strasburgo che ha impugnato il primo verdetto, non ha mai cessato di impegnarsi per il rispetto dei diritti umani in Turchia e nel mondo.
Molti i riconoscimenti per il suo operato; il più significativo nel 1996 il premio europeo per la pace Sakharov consegnatole solo dopo la riacquistata libertà nel 2005 direttamente dal Presidente del Parlamento Europeo a Bruxelles.
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