martedì 22 luglio 2014

Ordini di Correre da Lena Khalaf Tuffaha

Ci chiamano ora.
Prima di far cadere le bombe.
Il telefono squilla
e qualcuno che conosce il mio nome
chiama e dice in perfetto arabo
"Sono David."
E nel mio stupore di boom sonici e sinfonie di vetri infranti
che si spaccano nella mia testa
Penso "Conosco un Davide a Gaza?


Ci chiamano ora per dire
"Corri".
Hai 58 secondi dalla fine di questo messaggio.
La tua casa è la prossima.
Lo considerano una sorta di cortesia
in tempo di guerra


Non importa che
non c'è nessun posto dove correre.
Non significa nulla che le frontiere sono chiuse
ed i tuoi documenti sono inutili
e ti condannano all'ergastolo
in questa prigione in riva al mare
ed i vicoli sono stretti
e ci sono più vite umane
imballate l'una contro l'altra
più di qualsiasi altro luogo sulla terra.
Corri!
Non stiamo cercando di ucciderti.



Non importa che
non puoi richiamare a dirci che
le persone che sosteniamo a cercare non sono in casa
che non c'è nessuno
tranne tu ei tuoi figli
che fanno il tifo per l'Argentina
condividendo l'ultima pagnotta per questa settimana
contando candele - ci potrebbe essere un'interruzione di corrente



Non importa che hai figli.
Vivi nel posto sbagliato
e ora è la tua opportunità di correre
a nessun posto.



Non importa che
che 58 secondi non sono sufficienti
per trovare il tuo album di nozze
o una coperta preferita di tuo figlio
o il modulo d'iscrizione all'università
quasi completa di tua figlia
o le tue scarpe
o per raccogliere tutti insieme.



Non importano i tuoi piani.
Non importa chi sei
Dimostra di essere umano.
Dimostra di poter stare in piedi
Corri.

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