Siamo stanche
di guerre,
di armi,
di parate militari
di guerre,
di armi,
di parate militari
Il 2 giugno è la nostra festa, la festa delle donne e degli uomini che si riconoscono nella Costituzione, che sancisce i diritti di tutte e di tutti, il diritto al lavoro, all’istruzione, alla salute…, e il ripudio della guerra.
Per ribadire il nostro NO:
alla GUERRA, alle SPESE MILITARI, alla CULTURA della GUERRA, alla MILITARIZZAZIONE del territorio e delle nostre vite.
Per dire che vogliamo un 2 giugno DIVERSO In cui fare festa come cittadine e cittadini di:
- un paese diverso, accogliente, fondato sul rispetto, l’ascolto e il riconoscimento reciproco tra uomini e donne, tra native/i e migranti, tra “noi” e “gli altri”;
- un paese in cui i/le giovani possano avere un futuro e le persone anziane una vita dignitosa e serena;
- un paese in cui i beni comuni - aria, acqua, terra, energia, il patrimonio storico, artistico e culturale, l'ambiente naturale, il paesaggio - restino fuori dalla logica di mercato;
- un paese che sappia affrontare i conflitti, interni e internazionali, senza ricorrere all’uso della forza;
- un paese che investa non nelle armi e nella guerra, ma nella cultura, la scuola, la salute, l’occupazione.
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