mercoledì 8 giugno 2011

Colombia: Strategie di guerra si accentuano nel periodo preelettorale


Gravi violazioni ai Diritti Umani si stanno registrando in Chocó e Cauca






Noi Donne continuiamo ad essere le più colpite dall
e azioni degli attori armati.





Ratifichiamo la necessità di Accordi Umanitari nelle
regioni

Bogotá, 25 maggio 2011. La Ruta Pacífica de las Mujeres lancia un appello urgente alle istituzioni dello Stato, alle organizzazioni dei Diritti Umani e alla comunità internazionale di fronte alle gravi violazioni al Diritto Internazionale Umanitario che si stanno verificando nei dipartimenti di Chocó e Cauca, dove la popolazione civile è stata presa in ostaggio e gli scontri tra attori armati eludono la responsabilità di distinguere tra civili e combattenti.

Per questo movimento di donne è urgente proteggere la popolazione che vive in questi dipartimenti, specialmente le donne e le bambine, poiché l’aumento della presenza e di azioni degli attori armati le espone ad alti rischi. Questa circostanza favorisce un clima di pericolo in periodo preelettorale, generando ancor più timore per l’attività pubblica delle donne e rafforza la loro esclusione storica dagli scenari politici e sociali.

In Chocó negli ultimi 15 giorni sono state sequestrate e successivamente liberate 220 persone; costante è la preoccupazione per la possibilità che continuino queste strategie di guerra che mettono a rischio le popolazioni afro e indigena che vivono in questa zona del paese.

Nel dipartimento del Cauca, l’attività degli attori armati si è accentuata in tre direzioni: la prima nel porre la popolazione civile in mezzo al fuoco incrociato, come si sta evidenziando negli scontri tra l’Esercito e le Farc, questo nel nord del dipartimento; la seconda nelle minacce di cui sono state oggetto 13 donne leader della regione attraverso volantini firmati dai gruppi emergenti dell’autodefensa [paramilitari] che operano nella regione, e infine è evidente il degrado delle pratiche di guerra e d’imposizione del terrore, esercitate dai gruppi paramilitari nel paese, e in particolare rispetto alle donne e al controllo sui loro corpi; di conseguenza l’aumento della presenza e delle azioni di questi gruppi nella regione pone in grave situazione di rischio eccezionale le donne e le bambine, che sono state vittime sistematiche della violenza sessuale esercitata da questi attori.

Le donne del Cauca e del Chocó ribadiscono che continuano ad essere coinvolte forzatamente nelle diverse manifestazioni del conflitto armato, senza che ci sia un’adeguata risposta statale - che non sia militarizzata - che permetta di proteggere i loro diritti.

E’ importante segnalare che la dinamica del conflitto armato in Colombia e il modo in cui si acuisce con particolare forza in alcune regioni, favorisce la continua escalation delle molteplici violenze contro le donne, in molti casi non denunciate per le carenze della struttura giudiziaria e delle garanzie di protezione per le loro vite.

Tutto ciò rafforza ulteriormente la posizione della Ruta Pacífica de las Mujeres sulla imperiosa necessità di un’uscita negoziata dal conflitto armato che permetta di gettare le basi per una pace duratura in Colombia.

Noi donne non generiamo figli e figlie per la guerra

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