mercoledì 31 dicembre 2008

Fanno un deserto e lo chiamano pace



Quello in corso a Gaza è un massacro, non un bombardamento, è' un crimine di guerra e ancora una volta nessuno lo dice.

Abbiamo ricevuto la testimonianza di Vittorio Arrigoni, pacifista italiano, presente a Gaza:

Avete presente Gaza? Ogni casa è arroccata sull’altra, ogni edificio è posato sull'altro, Gaza è il posto al mondo a più alta densità abitativa, per cui se bombardi a diecimila metri di altezza è inevitabile che compi una strage di civili. Ne sei coscente, e colpevole, non si tratta di errore, di danni collaterali.

Bombardato la centrale di polizia di Al Abbas, nel centro, è rimasta seriamente coinvolta nelle esplosioni la scuola elementare lì a fianco. Era la fine delle lezioni, i bambini erano già in strada, decine di grembiulini azzurri svolazzanti si sono macchiati di sangue. Bombardando la scuola di polizia Dair Al Balah, si sono registrati morti e feriti nel mercato li vicino, il mercato centrale di Gaza. Abbiamo visto corpi di animali e di uomini mescolare il loro sangue in rivoli che scorrevano lungo l'asfalto. Una Guernica trasfigurata nella realtà.

Ho visto molti cadaveri in divisa nei vari ospedali che ho visitato, molti di quei ragazzi li conoscevo. Li salutavo tutti i giorni quando li incontravo sulla strada recandomi al porto, o la sera per camminando verso i caffè del centro. Diversi li conoscevo per nome. Un nome, una storia, una famiglia mutilata.

La maggior parte erano giovani, sui diciotto vent'anni, per lo più non politicamente schierati ne con Fatah ne Hamas, ma che semplicemente si erano arruolati nella polizia finita l'università per aver assicurato un posto lavoro in una Gaza che sotto il criminale assedio israeliano vede più del 60% popolazione disoccupata.

Mi disinteresso della propaganda, lascio parlare i miei occhi, le mie orecchie tese dallo stridulo delle sirene e dai boati del tritolo. Non ho visto terroristi fra le vittime di quest'oggi, ma solo civili, e poliziotti. Esattamente come i nostri poliziotti di quartiere, i poliziotti palestinesi massacrati dai bombardamenti israeliani se ne stavano tutti i giorni dell'anno a presidiare la stessa piazza, lo stesso incrocio, la stessa strada.




Israele ha rifiutato la tregua di 48 ore proposta dall'ONU, ma i nostri TG continuano a dire che ci sono spiragli per la diplomazia. Si continua a mentire e l'ONU appare sempre più impotente e inutile. Gli inviati dei TG nazionali, spesso parlano da Sderot in Israele, sottolineando i 4 morti israeliani causati dai missili artigianali di Hamas, contrapponendoli ai massacri delle Striscia quasi fossero un equazione possibile. Nessuno spazio infine, è stato dedicato dai TG alle manifestazioni e ai presidi che ci sono stati nei giorni scorsi in Italia e non solo a sostegno della popolazione di Gaza, dove centinaia di cittadini e associazioni, hanno chiesto a gran voce che si interrompino i bombardamenti.

Abbiamo scritto alla Rai per protestare la mancanza di verità e obiettività:


Egregio Direttore,
abbiamo ascoltato con sorpresa prima e estremo disgusto poi i servizi inviati dal vostro corrispondente Claudio Pagliara da Gerusalemme riguardante le stragi dell'esercito israeliano contro la popolazione di Gaza.E' inaudito che un vostro giornalista – pagato con i nostri abbonamenti – usi un linguaggio così di parte. Più che un giornalista sembra un portavoce dell'esercito israeliano.Vorrei ricordarLe che in Israele esistono associazioni per la pace, ragazzi che rifiutano il servizio militare, donne e uomini che vogliono il dialogo tra i due popoli, per esempio.Nulla di tutto questo viene mai riportato dal vostro corrispondente.Tutta la stampa internazionale parla di strage del popolo palestinese di Gaza, ma il vostro imperterrito Claudio Pagliara prepara un servizio da Sderot a giustificazione dell'azione criminale dell'esercito israeliano.Chiediamo l'immediata revoca di tale poco attendibile giornalista da una sede così delicata.


Scrivete anche voi.

Potete anche prendere altre iniziativi:

Mandando una valanga di lettere all'ambasciata israeliana:
info-coor@roma.mfa.gov.il
Fax 06 36198555

Scrivendo ai vostri rappresentanti nel parlamento europeo, esigendo la sospensione immediata degli accordi commerciali con Israele.
http://www.europarl.europa.eu/members.do

Chiamando il numero verde della commissione europea per chiedere una spiegazione della politica europea verso Israele e perché non viene applicato la clausola dell'accordo con Israele per il quale il rispetto dei diritti umani è una condizione dell'accordo - 00800 6 7 8 9 10 11 .

Parlando e scrivendo della situazione in Gaza per combattere la disinformazione dei media.

Participando nelle manifestazione della giornata internazionale in solidarieta' con Gaza, chiamata il 3 gennaio dai pacifisti israeliani. In Italia:

Roma - Piazza Esedra, 16.30.

Vicenza - Partenza, 14.00 dalla stazione ferroviaria.

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