sabato 10 maggio 2014

Dichiarazione di Pace

Abbiamo il diritto di rendere il mondo bello!
E 'nostro diritto di nascita!
Abbiamo il diritto di rendere il mondo ospitale per tutte le forme di vita!
Abbiamo il diritto di essere creativi e di costruire un pianeta
che corrisponde con le nostre aspirazioni più alte e più ardite!
Abbiamo il diritto di rendere il mondo bello
e il diritto di creare questa bellezza con ogni mezzo necessario!
 
Oltre 100 donne in nero da 22 paesi si sono incontrate a Leuven, Belgio, dall'1 al 3 maggio 2014 e hanno discusso molte sfide alla pace e alla nostra sicurezza umana in Europa e dei popoli nel mondo che soffrono gli effetti delle politiche economiche e militari europee. Abbiamo ascoltato il nostro cuore, la nostra testa e la nostra pancia. Profondamente preoccupate per il livello di militarismo e di violenza nazionalistica e sessuale nei nostri paesi, chiediamo il pieno impegno delle donne a tutti i livelli di negoziati per promuovere soluzioni nonviolente verso le cause dei conflitti e per costruire pace e giustizia.

Le donne in nero si sono costituite in opposizione al militarismo e alla pulizia etnica in Israele-Palestina e nei Balcani. Dalle nostre esperienze, ci sorgono preoccupazioni a proposito delle recenti crisi in Ucraina, della continua occupazione della Palestina da parte di Israele, e delle vendite di armi e interventi militari dell'Europa in paesi come Afghanistan, Iraq, Siria, Libia, Congo e Mali.... 


Ci opponiamo al fatti che questi problemi complessi siano usati per giustificare violazioni dei diritti umani, militarizzazioni e crescita degli armamenti di NATO e Russia, tra gli altri. Rifiutiamo le strutture patriarcali di oppressione e disuguaglianza che creano e sostengono la violenza economica, militare, politica e sessuale, da cui donne e bambini/e sono particolarmente minacciati/e e svantaggiate.

Le politiche economiche che tagliano la sanità, l'istruzione i bisogni sociali sono una guerra contro le donne e contro le persone vulnerabili e svantaggiate nelle nostre società. 


Questo è un momento critico per il futuro e per le democrazie dell'Europa.
 
NON IN NOSTRO NOME
  • Non più guerre e interventi militari in nostro nome
Si a soluzioni nonviolente e al coinvolgimento pieno delle donne nella prevenzione dei conflitti e nella costruzione della pace.
  • Non più razzismo e persecuzione dei migranti in nostro nome.
Si ai diritti umani, alla diversità, al rispetto reciproco, e alla libertà di movimento e di espressione.
  • Non più oppressione in nostro nome.
Si ai diritti sessuali, a uguali opportunità, solidarietà e inclusione.
  • Non più vendita di armi e spese militari in nostro nome.
Si a maggiori risorse per la nostra salute, istruzione, sicurezza umana e bisogni sociali.
  • Non più armi nucleari e alleanze con armi nucleari in nostro nome.
Si a un trattato globale che bandisca ed elimini tutte le armi nucleari.
  • Non più guerre economiche e sociali contro le persone povere in nostro nome.
Si ai diritti del lavoro, alla dignità umana e alla giustizia sociale.
  • Non più repressione dei movimenti sociali, di attivisti/e per la pace e di donne che difendono i diritti umani in nostro nome.
Si al nostro diritto femminista e nonviolento di essere disobbedenti.

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