Dobbiamo opporci a chi minaccia le nostre vite e riprendere in mano ora il nostro futuro.
Dalla Sicilia i No Muos stanno mobilitando. Dopo tre giorni di presidio (7-9 settembre), martedi 11 settembre alle ore 15 una delegazione del comitato No Muos si incontrara' alla Camera con la Commissione Difesa. Durante l' audizione sitin pacifista in´piazza Montecitorio
Le forze armate USA stanno installando a Niscemi, in Sicilia, un sistema di controllo satellitare a scopi bellici. M.U.O.S.- Mobile User Objective System, che opera attraverso trasmissioni in UHF (Ultra High Frequency) e che ha una potenza di circa due milioni di Watt.
Un sistema che viene utilizzato, anche, per dirigere i "droni" - aerei militari privi di pilota e contro il quale si sono più volte sollevate le proteste delle popolazioni locali. Ad uso esclusivo delle forze statunitensi, trasmetterà i comandi di guerra in ogni parte del mondo per qualsiasi tipo di guerra. Collegherà fra loro gli arsenali di morte sparsi in tutto il pianeta.
La potenza del fascio di microonde del MUOS può provocare gravi interferenze nella strumentazione di bordo degli aerei investiti accidentalmente. L'entrata in funzione dei trasmettitori del MUOS avrà come conseguenza un incremento del rischio di contrarre vari tipi di malattie.
Nocivo per la salute dei siciliani, capace di interferire con le strumentazioni tecnologiche dell’aeroporto Fontanarossa di Catania e d’impedire l’entrata in funzione di quello di Comiso , ingombrante ostacolo per il rilancio delle economie territoriali, il Muos è soprattutto uno strumento di guerra e di morte, l’arma perfetta per i conflitti del 21° secolo degli Usa, catastrofica rappresentazione dell’opera umana nell’ambiente naturale, a partire dalla devastazione della riserva naturale SIC Sughereta a Niscemi e dei suoi pericolosissimi effetti sulla vita.-
A Sigonella la situazione è altrettanto allarmante poiché la base Usa è diventata la capitale mondiale dei droni (Global Hawk,Predator, Reaper) e del sistema di sorveglianza terrestre AGS per le guerre telecomandate, che stanno causando insostenibili pericoli per le popolazioni ed il traffico aereo civile.
- Vogliamo che si revochi l’installazione del MUOS e si smantellino le 41 antenne NRTF esistenti a Niscemi
- Vogliamo che la base di Sigonella sia smilitarizzata e riconvertita in aeroporto civile internazionale Vogliamo che si taglino le crescenti spese militari per le guerre neocoloniali , mentre chi governa procede con tagli alle spese sociali per salvare il capitale finanziario ed il debito delle banche
- Impediamo che la Sicilia continui ad essere un avamposto di guerra; Mobilitiamoci per una Sicilia ponte di pace e cooperazione fra i popoli e per un Mediterraneo mare di pace.
Secondo il programma attuale, una carovana partirà il primo ottobre da Messina per poi proseguire da Catania – dove si concentreranno anche i gruppi del Calatino – nei giorni successivi. Un presidio informativo verrà intanto installato all’aeroporto catanese e a Sigonella. In mezzo, anche un incontro multietnico di fronte al Cara di Mineo e una serata organizzata insieme al Comune di Palagonia, sensibile alla causa dei comitati. Dal 4 al 6 ottobre, la mobilitazione sarà a Niscemi dove si concluderà con una manifestazione nazionale.
Manifestazione Nazionale Il 6 ottobre a Niscemi
e donne del Presidio No Dal Molin andranno alla manifestazione del 6 ottobre. Ecco cosa scrivono: L’estensione della presenza USA in Italia, in questi ultimi anni, è diventata inquietante per la nostra democrazia e non interessa solo la città di Vicenza e provincia, ma anche altre regioni.
RispondiEliminaIn particolare i comandi USA hanno chiesto di installare a Niscemi, in Sicilia , nel cuore di una riserva naturale, una rete di mega antenne per telecomunicazioni veloci, il cosiddetto MUOS, un programma altamente strategico, di proprietà delle forze armate statunitensi. Il Ministro della difesa lo ha autorizzato senza presentarlo in Parlamento per discuterne tutte le implicazioni politiche e ambientali connesse.
Il Comune di Niscemi, per rispondere alle preoccupazioni della popolazione, ha fatto svolgere una serie di studi che hanno evidenziato i danni all’ambiente, e il rapporto dei professori Massimo Zucchetti e Massimo Caraddu, del Politecnico di Torino, ha sottolineato la nocività del nuovo sistema anche per la popolazione e i gravi rischi in caso di esposizione diretta al fascio emesso dalle parabole (“danni gravi e permanenti con conseguente necrosi dei tessuti”) .
Riteniamo che questo folle e costosissimo progetto debba essere fermato perché non è di esso che abbiamo bisogno: abbiamo già un grande arsenale di armi e sistemi satellitari. Dobbiamo cambiare strada e impiegare le poche risorse che abbiamo per il rilancio del nostro paese, per la valorizzazione del nostro territorio e il benessere della popolazione.
Per questi motivi un gruppo di donne del Presidio Nodalmolin sarà presente sabato 6 ottobre alla manifestazione nazionale a Niscemi: vogliamo sostenere l’impegno di tante persone e amministratori locali contro lo scempio del loro territorio, in difesa della salute degli abitanti e per la smilitarizzazione dell’isola che diventa, in quel luogo, anche un impegno contro le mafie.