venerdì 20 luglio 2012

Percorso di Guerra

A fine gennaio il ministro ‘tecnico’ della Difesa Di Paola aveva annunciato che i nostri cacciabombardieri schierati in Afghanistan sarebbero stati impiegati anche in operazioni di bombardamento. Una decisione eminentemente ‘politica’ imposta in spregio all’articolo 11 della nostra Costituzione e alle regole della nostra democrazia parlamentare – la modifica dei ‘caveat’ decisi dal Parlamento è stata solo notificata in un’audizione in commissione, mentre doveva essere dibattuta e votata in aula. Una decisione tradotta subito in pratica con il regolare impiego dei quattro Amx del 51° stormo dell’aeronautica militare in azioni di bombardamento. Azioni che – conferma a E-il Mensile il tenente colonnello Francesco Tirino, portavoce del contingente italiano in Afghanistan – si sono moltiplicate nelle ultime settimane con il lancio dell’operazione Shrimp Net (rete per gamberi) nella provincia di Farah. 

Passiamo quindi dalla finzione della missione di pace in cui le forze italiane solo indicavano gli obiettivi da colpire al uso "al cento per cento" dei nostri assetti militare - cioè alla guerra. 

Le parole del Generale Luigi Chiapperini 
"nelle regole d’ingaggio è vietato in modo assoluto colpire abitazioni e civili" 
non ci convincono. Non abbiamo dimenticato le decine di massacri di civili, provocati dai raid aerei della Nato. 

Solo nel 2011:
  • Febbraio - 65 civili, tra cui 50 donne e bambini, sono stati uccisi in un'operazione Nato nella provincia di Kunar. 
  • 20 febbraio - Una famiglia afghana di sei in Khogyan nella provincia orientale di Nangarhar è stata uccisa in un bombardamento Nato. 
  • 1 marzo - Nove ragazzi afgani età 7-13, che stavano raccogliendo legna da ardere,sono stati uccisi da un elicottero da combattimento. 
  • 15 Marzo - Due fratelli afgani, di età 13 e 17, sono stati uccisi dagli elicotteri della Nato. 
  • 24 marzo - due civili, tra cui un bambino, sono stati uccisi da un elicottero da combattimento della Nato nella provincia settentrionale di Khost. 
  • 25 marzo - un drono Reaper telecomandato da una Airforce base americana in Nevada ha ucciso quattro civili - due donne e due bambini nel distretto di Naw Zad della provincia di Helmand. 
  • 19 aprile - tre civili afghani sono stati uccisi nel distretto di Dangam della provincia di Kunar, Afghanistan orientale. 
  • 27 maggio- tra 85 e 115 persone sono state uccise in un raid aereo della Nato nella provincia di Nuristan. 
  • 28 maggio - due case sono state colpite uccidendo 14 civili (due donne, cinque ragazze e sette ragazzi) nel distretto di Nawzad. 
  • 5 luglio - tra 11 e 13 civili sono stati uccisi in un raid aereo della Nato nella provincia di Khost. 
  • 6 luglio - centinaia di afghani hanno protestato, accusando Nato di aver ucciso due pastori in un raid aereo. 
  • 11 luglio - secondo funzionari del governo afghano fra 9 e 16 persone sono state uccise in un raid aereo della Nato nel quartiere Azra della provincia di Logar. 
  • 12 luglio - quattro civili afghani sono stati uccisi in un raid aereo della Nato, mentre riparavanouna pompa d'acqua nel distretto di Asmar della provincia nord-orientale di Kunar 
  • 17 luglio -  secondo funzionari afghani tre civili in provincia di Logar sono stati uccisi da droni. 
  •  18 Luglio - due dipendenti di una scuola sono stati uccisi in un bombardamento Nato nella parte orientale della provincia di Nangarhar. 
  • 26 luglio -  tre civili, fra cui 2 studenti che raccoglievano legna da ardere, sono stati uccisi in un attacco aereo nella provincia orientale di Kunar. 
  • 6 agosto - nove civili, tra cui sette bambini, sono stati uccisi in un raid aereo della Nato nel distretto di Nad Ali della provincia meridionale di Helmand. 
  • 26 agosto Sei civili afgani (tutti i membri della stessa famiglia) sono stati uccisi in un raid aereo della Nato nel distretto di Baraki Barak provincia di Logar 
  • 24 novembre sette persone tra cui sei bambini sono state uccise in un raid aereo della Nato nel villaggio di Siacha nel distretto di Zhari.
Ci dispiace di non potere dare nomi a queste persone -madri, figlie, padri, figli, sorelle, e fratelli- massacrate cosi sconsideratemente in una guerra portata avanti da un'alleanza di cui fa parte il nostro paese. Non dimenticheremo mai le vite perse e le vite distrutte da questa guerra. 

Non vogliamo essere corresponsabili di nuovi lutti, né vogliamo alimentare la spirale del terrore.
Basta guerre, basta morti, basta vittime.
Ripudiamo la Guerra

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