Luisa ,
ricordo
preziosi
ironici
sensuali
movimenti
di una mano
guantata
di pizzo
nero
come una notte
accogliente,
come una vita
vissuta
sorridendo
profondamente.
Voglio ricordare il sorriso , la generosità , la passione di Luisa per tutte le cause difficili e il suo essere sempre presente con l'inseparabile macchina fotografica per testimoniare ogni momento della vita , della lotta delle donne e lasciarne un ricordo indelebile . Grazie Luisa
Odilla
Per Luisa.
di lei voglio ricordare la grazia e l'ironia del sorriso.
mariolina
mi fa male la tua morte, Luisa
non ti conoscevo bene
non ero fra le tue intime
ma non mi è mai sfuggita
la vitalità della tua risata
l’umanità del tuo agire
la sensibilità del tuo dolore
il dolore della tua rabbia
Ci hai privato di tutto ciò
ma ci resta, ad eterno ricordo,
il frutto del tuo sguardo curioso
del tuo andare e venire per mondi diversi
del tuo girovagare fra le gioie e le disgrazie
di questa nostra vita terrena
Ciao Luisa, grazie
che ti sia lieve quest’ultimo viaggio
Vera
Ciao, Luisa, grande amica del popolo palestinese e di tutti i popoli oppressi. No, non puoi essertene andata per sempre. Non so dove sei, né la forma che hai assunto, ma sono certa che la tua vita non è finita qui. Ti sento viva e ti vedo con quel tuo sorriso ironico e speranzoso, rivelatore di una gran voglia di esserci, di innovare e di aggregare tutti noi attorno al progetto comune. Molto resta da fare sul difficile cammino dei diritti umani, della giustizia e della libertà per tutti quelli per i quali abbiamo lottato insieme e continuiamo a farlo, forti del tuo messaggio e dell'energia che ci comunichi attraverso il ricordo vivo che serbiamo di te.
Grazie, Luisa, per ciò che sei stata tra noi, come per ciò che hai donato e che continui a donare alla causa comune.
Anissa
Luisa, ti ricordo giosa, arrabbiata, disperata, piena di speranza - mossa da tutte le emozioni, mai indifferente. Odiavi le etichette (santo, eroe, terrorista, vittima) che fissano immobili gli esseri vitali. Forse, percio' eri impossibile di fissare - sognatrice, amica, grande spirito.
Jane
Se donna vuol dire dolore allora lei lo ha provato
Se donna vuol dire calore allora lei lo ha donato
Se donna vuol dire amore allora lei lo ha cercato
Se donna vuol dire acqua di un fiume che corre, che scorre, rallenta e si
allarga nel mare, e non cede a confini, muri e sbarramenti allora lei lo ha
navigato.
Mate'
Non potendo essere presenti insieme a voi per salutare l’ultimo viaggio di Luisa, vogliamo trasmettevi a voi e ai suoi famigliari il nostro profondo dolore e nello stesso tempo anche ricordare la fortuna di averla incontrata e di avere potuto conoscere la sua poesia e la sua passione politica. Un abbraccio forte a tutte/i
Donne in Nero, Fano
Cara Luisa, per l’ultima volta digito il tuo indirizzo. Ti scrivo nell’immediatezza dell’infinito lutto che la tua partenza mi lascia nell’anima. Non sapevo…non potevo immaginare…non posso credere che la tua grazia e la tua leggerezza non ci accompagnerà più nel difficile cammino delle ns tante lotte per la difesa dei diritti delle donne. No so chi leggerà queste mie poche righe di cordoglio ma sono certa che a te arriveranno e mi piace credere che le leggerai con il tuo bel sorriso. Che il tuo nuovo mondo sia migliore di quello che hai troppo presto lasciato. Sono certa che porterai la tua poesia a rallegrarlo. Ti abbraccio forte forte per portarti con me dovunque sarò. Un grande bacio.
Alessandra
Nell'Isola che con papavero e oche
ad Esculapio fu cara,
agli orfani l'offerto rifugio pietoso,
rimasta ancora l'approdo ai corpi malati,
anche tu un giorno arrivasti
sospinta dal moto incurante dei giorni moderni.
E il fiume ripete tuttora il fluire dell'acqua infinito,
che se fosse la musica di partitura scritta
-andante con brio- diresti.
E il cumulo di tronchi e di legni
alla punta del pilastro del ponte, incagliati,
quasi fosse un rompighiaccio nei mari gelati del nord,
nel tempo incerto delle piene future ora stanno.
Maria Temide
L’ultima volta che ho scritto di Luisa Di Gaetano è stato in ottobre dell’anno 2009: La sostenibile leggerezza di una Guardona“…L’ho vista fare teatro con le sue mani, burattinaia in scuole e circoli per anziani, e non solo in Italia, anche all’estero dove è amata e apprezzata, in particolare in Sudamerica. Non ha età Luisa, a tratti sembra una ragazza, a tratti, meno spesso, diventa rigida, la voce si arrochisce. L’ho incontrata per anni alle manifestazioni e camminava rapida, tutta presa a fotografare , un sorriso complice e via.
Doriana
http://www.reset-italia.net/2011/01/07/a-domani-per-chi-ci-sara-yes-men-yes-women-e-luisa-di-gaetano/
http://www.reset-italia.net/2011/01/02/luisa-di-gaetano-con-leggerezza-se-ne-e-andata/
ricordo
preziosi
ironici
sensuali
movimenti
di una mano
guantata
di pizzo
nero
come una notte
accogliente,
come una vita
vissuta
sorridendo
profondamente.
Serenella Angeloni ricorda un video di Luisa Di Gaetano.
Voglio ricordare il sorriso , la generosità , la passione di Luisa per tutte le cause difficili e il suo essere sempre presente con l'inseparabile macchina fotografica per testimoniare ogni momento della vita , della lotta delle donne e lasciarne un ricordo indelebile . Grazie Luisa
Odilla
Per Luisa.
di lei voglio ricordare la grazia e l'ironia del sorriso.
mariolina
mi fa male la tua morte, Luisa
non ti conoscevo bene
non ero fra le tue intime
ma non mi è mai sfuggita
la vitalità della tua risata
l’umanità del tuo agire
la sensibilità del tuo dolore
il dolore della tua rabbia
Ci hai privato di tutto ciò
ma ci resta, ad eterno ricordo,
il frutto del tuo sguardo curioso
del tuo andare e venire per mondi diversi
del tuo girovagare fra le gioie e le disgrazie
di questa nostra vita terrena
Ciao Luisa, grazie
che ti sia lieve quest’ultimo viaggio
Vera
Ciao, Luisa, grande amica del popolo palestinese e di tutti i popoli oppressi. No, non puoi essertene andata per sempre. Non so dove sei, né la forma che hai assunto, ma sono certa che la tua vita non è finita qui. Ti sento viva e ti vedo con quel tuo sorriso ironico e speranzoso, rivelatore di una gran voglia di esserci, di innovare e di aggregare tutti noi attorno al progetto comune. Molto resta da fare sul difficile cammino dei diritti umani, della giustizia e della libertà per tutti quelli per i quali abbiamo lottato insieme e continuiamo a farlo, forti del tuo messaggio e dell'energia che ci comunichi attraverso il ricordo vivo che serbiamo di te.
Grazie, Luisa, per ciò che sei stata tra noi, come per ciò che hai donato e che continui a donare alla causa comune.
Anissa
Luisa, ti ricordo giosa, arrabbiata, disperata, piena di speranza - mossa da tutte le emozioni, mai indifferente. Odiavi le etichette (santo, eroe, terrorista, vittima) che fissano immobili gli esseri vitali. Forse, percio' eri impossibile di fissare - sognatrice, amica, grande spirito.
Jane
Se donna vuol dire dolore allora lei lo ha provato
Se donna vuol dire calore allora lei lo ha donato
Se donna vuol dire amore allora lei lo ha cercato
Se donna vuol dire acqua di un fiume che corre, che scorre, rallenta e si
allarga nel mare, e non cede a confini, muri e sbarramenti allora lei lo ha
navigato.
Mate'
Non potendo essere presenti insieme a voi per salutare l’ultimo viaggio di Luisa, vogliamo trasmettevi a voi e ai suoi famigliari il nostro profondo dolore e nello stesso tempo anche ricordare la fortuna di averla incontrata e di avere potuto conoscere la sua poesia e la sua passione politica. Un abbraccio forte a tutte/i
Donne in Nero, Fano
Cara Luisa, per l’ultima volta digito il tuo indirizzo. Ti scrivo nell’immediatezza dell’infinito lutto che la tua partenza mi lascia nell’anima. Non sapevo…non potevo immaginare…non posso credere che la tua grazia e la tua leggerezza non ci accompagnerà più nel difficile cammino delle ns tante lotte per la difesa dei diritti delle donne. No so chi leggerà queste mie poche righe di cordoglio ma sono certa che a te arriveranno e mi piace credere che le leggerai con il tuo bel sorriso. Che il tuo nuovo mondo sia migliore di quello che hai troppo presto lasciato. Sono certa che porterai la tua poesia a rallegrarlo. Ti abbraccio forte forte per portarti con me dovunque sarò. Un grande bacio.
Alessandra
Nell'Isola che con papavero e oche
ad Esculapio fu cara,
agli orfani l'offerto rifugio pietoso,
rimasta ancora l'approdo ai corpi malati,
anche tu un giorno arrivasti
sospinta dal moto incurante dei giorni moderni.
E il fiume ripete tuttora il fluire dell'acqua infinito,
che se fosse la musica di partitura scritta
-andante con brio- diresti.
E il cumulo di tronchi e di legni
alla punta del pilastro del ponte, incagliati,
quasi fosse un rompighiaccio nei mari gelati del nord,
nel tempo incerto delle piene future ora stanno.
Maria Temide
L’ultima volta che ho scritto di Luisa Di Gaetano è stato in ottobre dell’anno 2009: La sostenibile leggerezza di una Guardona“…L’ho vista fare teatro con le sue mani, burattinaia in scuole e circoli per anziani, e non solo in Italia, anche all’estero dove è amata e apprezzata, in particolare in Sudamerica. Non ha età Luisa, a tratti sembra una ragazza, a tratti, meno spesso, diventa rigida, la voce si arrochisce. L’ho incontrata per anni alle manifestazioni e camminava rapida, tutta presa a fotografare , un sorriso complice e via.
Doriana
http://www.reset-italia.net/2011/01/07/a-domani-per-chi-ci-sara-yes-men-yes-women-e-luisa-di-gaetano/
http://www.reset-italia.net/2011/01/02/luisa-di-gaetano-con-leggerezza-se-ne-e-andata/
E Maria Teresa ci ha mandato queste parole che Luisa stessa ha scritto:
Ho avuto il privilegio di entrare nelle case dei palestinesi che vivono nei campi profughi di Gaza in viaggi organizzati da Gazzella. Sottolineo privilegio perchè ho potuto conoscere come vivono i palestinesi dei campi profughi. E, come a tutte noi viene richiesto di ritorno dalla Palestina, io sento il bisogno di raccontare la pazienza delle palestinesi, la loro dignità nell'affrontare i disagi e le prevaricazioni.
Raccontare la dolcezza dei padri palestinesi di fronte ai loro piccoli. Raccontare di come i piccoli sappiano costruire un aquilone con i rifiuti dei sacchi della spazzatura e le canne prese in strada. Di come sanno inventarsi una dama dividendo i quadratini su un bandone di ferro e usando tappi di birra e di acqua come pedine. Raccontando di quali siano le loro aspirazioni: diventare medico per curare il popolo palestinese, diventare insegnante per trasmettere la cultura ai bambini palestinesi, diventare ingegnere per ricostruire le case che l'esercito israeliano distrugge ogni giorno.
Io di questo vorrei parlare, del popolo palestinese.
E' vero le nostre azioni per ora sono un piccolo granello di sabbia, ma come dice poeticamente Florence...
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