lunedì 17 marzo 2008

Giornata Internazionale della Donna con le donne del Presidio Permanente No Dal Molin

Di Marianita, Donna in Nero di Padova

Giuliana, Charlotte ed io di Padova, Odilla di Schio e Giannina di Verona, abbiamo partecipato a Vicenza all'8 marzo No Dal Molin.

Alle 13.30 l'appuntamento era davanti all'aeroporto Dal Molin: 50 donne del gruppo donne del Presidio permanente sono entrate nell'aeroporto per prendersi cura del Bosco della
Pace che il Presidio aveva piantato lo scorso settembre.



Mentre le donne all'interno annaffiavano, concimavano e potavano le piante (tutte vive!) e ne piantavamo una di nuova dedicata ad una di loro tragicamente morta in un incidente alcuni giorni fa, all'esterno altre donne attaccavano uno striscione ("194 ragioni per dire no alla base)" alla rete di recinzione e la ornavano con nastri colorati; su un camion un'altra donna, Patrizia Zanco, recitava alcuni brani tratti da "Antigone" di Maria Zambrano.


Poi le donne fuori hanno accolto con applausi, canti e slogan le donne che uscivano, è stata sottolineata l'importanza di questa azione, il suo significato simbolico e tutte insieme ci siamo dirette verso il centro di Vicenza per partecipare all'iniziativa di tutte le "donne in rete".



Qui abbiamo formato due serpentoni, ognuno
dei quali era guidato da una donna che rappresentava la statua della libertà; abbiamo
attraversato cantando (le donne del presidio cantano molto bene ed hanno anche adattato una serie di canti popolari e non solo trasformando i testi sui temi dell'anti
militarismo) e scandendo slogan tutta la città.



Abbiamo fatto 3 soste per creare degli spazi di informazione e riflessione: il primo sui beni comuni (in particolare la terra e l'acqua), il secondo su donne, lavoro, liberismo, il terzo (davvero incantevole) con una breve rappresentazione teatrale sulla libertà delle donne. Infine siamo tornate al punto di partenza dove la manifestazione si è conclusa con danze e aperitivi.


Non sono brava a contare le persone, ma davvero mi sembrava che fossimo tante e di tutte le età, di sicuro qualche centinaio.
Alle 20.30 ci siamo ritrovate al Presidio per la cena: 200 donne che hanno mangiato insieme (e il piatto forte era uno splendido cous cous preparato da un gruppo di donne tunisine), chiacchierato, scherzato, ma anche riflettuto ascoltando gli interventi di Antonella Cunico, una donna del Presidio, e di Monica Lanfranco.

Letture di poesie, riproposizione della rappresentazione teatrale fatta in centro nel pomeriggio e poi... ce ne siamo andate perché era mezzanotte e si sa che a mezzanotte....

Una bella giornata, che ci ha dato speranza e coraggio. Grazie ancora alle creative, resistenti donne del Presidio No Dal Molin.


Nessun commento:

Posta un commento