domenica 7 agosto 2016

Anniversari vergognosi


Il 6 e il 9 agosto di 71 anni fa le città giapponesi di Hiroshima e Nagasaki furono distrutte dalle prime bombe atomiche della storia. 

106.000 persone morirono immediatamente e altre 89.000 quasi subito per le ferite mortali ricevute. Innumerevoli, negli anni successivi, le persone che si ammalarono; inguaribile la ferita della terra.




Incredibilmente - quella non fu la fine ma solo l’inizio della corsa agli armamenti nucleari. Oggi si contano nel mondo circa 15.700 bombe nucleari di cui: 7500 russe, 7200 statunitensi, 200 francesi, 250 cinesi, 215 britanniche, 80 israeliane, 100-120 pakistane, 90-110 indiane, 5-10 coreane. Di queste almeno 10.000 sono pronte all’uso; ed è sempre più probabile che una guerra nucleare possa iniziare “per sbaglio”.

Gli Usa mantengono 180 bombe nucleari nelle loro basi in Europa. 70 di queste sono in Italia (50 ad Aviano e 20 a Ghedi-Torre) e saranno presto sostituite con altre più “moderne” e in grado di colpire a distanza. In tal modo diventa più probabile il lancio di un attacco nucleare dal nostro paese, che viene quindi esposto a una possibile rappresaglia nucleare.

Ospitando queste bombe l’Italia viola il Trattato di non-proliferazione nucleare, firmato nel 1969 e ratificato nel 1975, che all’Art. 2 stabilisce: «Ciascuno degli Stati militarmente non nucleari, che sia Parte del Trattato, si impegna a non ricevere da chicchessia armi nucleari o altri congegni nucleari esplosivi, né il controllo su tali armi e congegni esplosivi, direttamente o indirettamente».

Vogliamo che l’Italia cessi di violare il Trattato di non-proliferazione e chieda agli Stati Uniti di rimuovere immediatamente qualsiasi arma nucleare dal territorio italiano e di rinunciare a installarvi le nuove bombe.

Ogni anniversario che passa senza un bando totale delle armi nucleari è una vergogna per tutti noi. È vergognoso che i governi possono guardare quella distruzione e si dichiarano disposti a ripeterla. È vergognoso quando c'è tanta povertà nel mondo che tanto denaro e  tanto ingegno umano vengono sprecati su queste armi.



Non possiamo dimenticare Hiroshima e Nagasaki e i loro morti. Non smettiamo di denunciare l’orrore della guerra. Per un mondo libero dalla paura, dall’odio e dalle armi nucleari cominciamo da qui, cominciamo da noi, cominciamo subito.


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