Sodastream, ditta israeliana che produce gasatori per l'acqua di rubinetto, spacciati per prodotti "eco-chic", nasconde delle brutte verità:
- La sua principale fabbrica si trova in un insediamento israeliano nei Territori palestinesi occupati; gli insediamenti sono ritenuti illegali dal Consiglio di Sicurezza dell'ONU, dalla Corte Internazionale di Giustizia e da tutte le istituzioni europee.
- Finanzia direttamente l’insediamento attraverso le tasse comunali, che vengono utilizzate esclusivamente per sostenerne la crescita e lo sviluppo.
- Finanzia anche, tramite le tasse comunali, la famigerata discarica israeliana di Abu Dis, dove vengono scaricate 1100 tonnellate di rifiuti israeliani al giorno su terre rubate ai Palestinesi, inquinando corsi d’acqua e terre nelle vicinanze.
- Sfrutta la manodopera palestinese, sottoponendola a condizioni di lavoro discriminatorie e a licenziamenti indiscriminati, come testimoniano gli stessi lavoratori. L'occupazione israeliana impedisce, del resto, lo sviluppo di un'economia palestinese.
FINTO AMBIENTALISMO. VERE VIOLAZIONI DEI DIRITTI UMANI
Con campagne pubblicitarie milionarie, in Italia Sodastream punta a coinvolgere persone, organizzazioni e enti locali che hanno a cuore l’ambiente.
NON CI CASCHIAMO!
Boicotta le bollicine dell'Apartheid israeliana!
Chiediamo a tutti coloro che hanno a cuore l'ambiente e i diritti umani di vigilare e di attivarsi per impedire che gli enti locali e le organizzazioni intraprendano rapporti con Sodasatream. Oltre 1400 persone, insieme a 30 comitati, ONG, associazioni e collettivi, hanno firmata la lettera ai rivenditori italiani chiedendo la sospensione della vendita dei prodotti Sodastream.
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