Essere "terre-mutate" vuol dire scegliere di essere protagoniste del mutamento del territorio in cui si vive. Ciascuna ha il suo "terremoto" che può essere un sisma vero e proprio come è successo all'Aquila, ma anche una base americana dentro la città, una cementificazione eccessiva, un treno ad alta velocità che deturpa il territorio. Le donne terre-mutate, quindi non sono solo donne aquilane, ma sono le donne di tutta Italia unite fra loro grazie ad una sorellanza che mette in rete le loro battaglie.
Valentina Valleriani, della Biblioteca della donne "Melusine" e del Centro Antiviolenza dell'Aquila
Un weekend di maggio, la città dell'Aquila è stata invasa da centinaia di donne arrivate da tutta Italia per rispondere, come nel 2011, all'appello delle donne terre-mutate.
Al cuore delle giornato c'erano incontri nelle quattro stanze per discutere di desiderio e di bellezza, di nuovi disegni di città, di territori e corpi violati, di presente e futuro delle Case delle Donne.
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