L’alto mare deve essere riservato a scopi pacifici e nessuno Stato può pretendere di assoggettarne alcuna parte alla sua sovranità Convenzione delle Nazioni Unite sul Diritto del Mare |
Nelle prime ore di oggi, la marina di guerra israeliana ha attaccato la Freedom Flotilla. Secondo l'avvocato israeliano del Free Gaza Movement, 10 dei passeggeri sono stati assassinati.
Con poche eccezioni, i governi del mondo sono compliciti di questi assassini, di quest'atto di pirataria per le tante volte che hanno chiuso gli occhi agli atti illegali dei governi israeliani durante i 42 anni dell'occupazione della Cisgiordania e della Striscia di Gaza. Il governo di Israele crede nella sua impunita' - e i nostri governi gli danno ragione.
Oggi e nei prossimi giorni si organizzeranno nel nostro paese ed altrove manifestazioni e presidi per protestare contro l’attacco illegale che la marina israeliana ha compiuto in acque internazionali contro le 6 navi della Freedom Flotilla che portavano materiale necessario ed indispensabile alla sopravvivenza della popolazione di Gaza stremata dall’assedio che Israele, col supporto della comunità internazionale, ha imposto da più di tre anni, mentre con l’operazione piombo fuso ha ucciso oltre 1400 persone di cui 400 bambini
Ribadiamo che le barche che componevano Flottiglia erano in tutto e per tutto
- PACIFICHE
- LEGALI
- UMANITARIE
Perché lo scopo era unicamente
- Contribuire alla ricostruzione di Gaza e a riportare una vita normale nella striscia
- Esortare Israele, l’Egitto, l’Italia e la società internazionale a cessare l’embargo
- Mostrare con un gesto concreto alla popolazione di Gaza che non era sola
- Richiamare Israele al rispetto delle norme del diritto internazionale e della Carta dei Diritti dell’Uomo
Invitiamo tutti a inviare lettere di protesta al ministro Frattini e al sottosegretario Letta che erano stati sollecitati perché il governo italiano intervenisse nei confronti di quello israeliano e non l’hanno fatto
Manifestazioni in Italia
31 maggio
- Roma, ore 17.00 piazza San Marco.
- Milano, ore 17.30 in piazza San Babila;
- Bologna: ore 17.00 in piazza Maggiore;
- Genova: ore 18.00 davanti alla Prefettura;
- Torino: ore 17.00 davanti a palazzo Nuovo;
- Napoli: ore 17 piazza Plebiscito.;
- Grosseto: ore 18 davanti a prefettura;
- Parma: ore 18 in piazzale della Pace;
- Bergamo: ore 18 davanti al Comune;
- Venezia: ore 17 ponte di Rialto;
- Siena: davanti prefettura di piazza Duomo;
- Livorno: ore 18 piazza Grande;
- Firenze: ore 17 davanti Prefettura;
- Padova: ore 17 davanti Prefettura;
- Lecce: ore 17.30 piazzetta De Pace;
- Pesaro: ore 18.30 davanti al Comune
- Treviso: ore 18.00 davanti alla Prefettura;
- Savona: ore 18:00 piazza Mameli;
- Varese: ore 17 davanti alla prefettura;
- Viareggio: ore 17 davanti al comune;
- Vicenza: ore 18.30 davanti alla Prefettura;
- L'Aquila: ore 18 rotonda della Guardia di Finanza;
- Modena :ore 17 sotto la Ghirlandina;
- Reggio Emilia: ore 19 piazza Prampolini;
- Empoli:ore 18 piazza della Vittoria;
- Mantova: dalle 18, davanti alla prefettura in Via Principe Amedeo;
- Arezzo : ore 19 davanti Prefettura;
- Novara: ore 17.30 alla prefettura.
1 giugno
- Catania ore 18 presidio in Prefettura;
- Cagliari ore 18:00 sit-in al Bastione Saint Remy;
- Brindisi, ore 17.30 in piazza Santa Teresa.
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