giovedì 11 aprile 2019

70 Anni bastano!





Il 4 aprile la NATO, Organizzazione del Trattato dell’Atlantico del Nord, 
compie 70 anni.





La NATO è stata fondata come alleanza difensiva dei paesi che ne facevano parte, ma: 

  • nell’aprile 1999 il Nuovo Concetto Strategico impegna i paesi membri a condurre operazioni militari anche "al di fuori del territorio dell’Alleanza”, per ragioni di sicurezza globale, economica, energetica e migratoria; così si trasforma in alleanza che prevede l’aggressione militare in qualunque parte del mondo; 
  • la nuova strategia è stata messa in atto con le guerre in Jugoslavia, in Afghanistan, in Libia e le azioni di destabilizzazione in Ucraina e in Siria; 
  • l’appartenenza dell’Italia alla NATO ha condizionato e condiziona pesantemente le nostre politiche nazionale ed estera orientandole alla guerra; 
  • la NATO sostiene la necessità di deterrenza nucleare. Nel 2010 (Summit di Lisbona) ribadiva che “...fino a che ci saranno armi nucleari nel mondo, la NATO resterà una Alleanza nucleare”; 
  • in Italia nelle basi di Ghedi e Aviano sono immagazzinati almeno 70 ordigni nucleari, anche se l’Italia ha sottoscritto il Trattato di Non Proliferazione nucleare; per lo stesso motivo il nostro paese non ha aderito al Trattato sulla messa al bando delle armi nucleari, adottato dall’ONU il 7 luglio 2017; 
  • l’Italia destina attualmente 70 milioni al giorno a spese militari; secondo la richiesta fatta dalla NATO di raggiungere almeno il 2% del PIL questa cifra deve salire come minimo a 100 milioni al giorno; 
  • costano le basi USA e NATO e costa la manutenzione necessaria in particolare per le nuove bombe atomiche B61-12, che saranno installate a Ghedi e Aviano. 
Esigiamo che: 
  • non si prosegua l’acquisto degli F35 e si riducano in modo consistente le spese militari; 
  • non si piazzino a Ghedi e Aviano le nuove bombe nucleari B61-12; 
  • non siano collocati in Italia nuovi missili “atomici”;
  • l’Italia firmi e ratifichi il Trattato ONU per l’abolizione degli ordigni nucleari; 
  • si chiudano le basi e le installazioni USA e NATO in Italia e le si riconverta a uso civile

Libertà per Nasrin Sotoudeh

Lettera aperta al Presidente del Parlamento Europeo, Antonio Tajani e all’Alto rappresentante dell'Unione Europea per gli Affari esteri, Federica Mogherini 

Nasrin Sotoudeh, a cui il Parlamento europeo nel 2012 ha conferito il premio Sacharov per la libertà di pensiero, è stata condannata dalla magistratura iraniana a 38 anni di carcere e 148 frustate con l’accusa di spionaggio e altri reati legati alla sicurezza nazionale. 

Reati dei quali si dichiara innocente

E noi le crediamo perché abbiamo condiviso le sue battaglie in difesa dei diritti delle donne, dei dissidenti politici e contro la pena di morte anche a costo della sua stessa libertà personale e crediamo che le accuse mossele siano del tutto pretestuose, volte unicamente a far tacere per sempre la sua voce coraggiosa e libera e a privare così le donne iraniane e gli oppositori politici della loro avvocata. 

Pur avendo già subito un periodo di carcerazione dal 2010 al 2013, Nasrin, una volta tornata in libertà, ha continuato a lottare per l’abolizione della pena di morte e a difendere le donne che rifiutano l’obbligo di indossare il velo. 

Esprimiamo la nostra indignazione di fronte a questa condanna ingiustificata e barbara e chiediamo al Parlamento Europeo e all’Alto rappresentante dell'Unione Europea per gli Affari esteri di intervenire rapidamente per ottenere il rilascio di Nasrin. Noi donne che ovunque nel mondo siamo impegnate ad affermare i nostri diritti, la nostra autodeterminazione e opposizione a regimi patriarcali abbiamo bisogno del suo contributo, del suo coraggio, del suo sorriso. 

A lei e alla sua famiglia esprimiamo tutta la nostra solidarietà e vicinanza.