"In Colombia, le donne e le ragazze sono spesso trattate come trofei di guerra. Vengono stuprate e sono soggette ad altri abusi sessuali da tutte le parti in conflitto, per ridurle al silenzio e punirle"
Con queste parole, Susan Lee, direttrice del programma Americhe di Amnesty International, ha lanciato il nuovo rapporto di Amnesty sul conflitto in Colombia intitolato "Questo è ciò che pretendiamo: giustizia! L'impunità per la violenza sessuale contro le donne nel conflitto armato in Colombia", che mostra come i diritti alla verità, alla giustizia e al risarcimento di coloro che hanno subito violenza sessuale continuino a essere negati dalle autorità.
Con queste parole, Susan Lee, direttrice del programma Americhe di Amnesty International, ha lanciato il nuovo rapporto di Amnesty sul conflitto in Colombia intitolato "Questo è ciò che pretendiamo: giustizia! L'impunità per la violenza sessuale contro le donne nel conflitto armato in Colombia", che mostra come i diritti alla verità, alla giustizia e al risarcimento di coloro che hanno subito violenza sessuale continuino a essere negati dalle autorità.
Dopo l'incontro internazionale delle Donne in Nero a Bogota' Colombia, un gruppo di 22 donne italiane e spagnole sono andate a Buenaventura,porto sulla Costa del Pacifico nella regione Valle del Cauca dove la violenza contro le donne ha raggiunto tali livelli che si deve parlare di femminicidio. Si sono impegnate a rompere il silenzio sulla violenza contro le donne e l'impunità con cui agiscono tutti gli attori armati e hanno steso questa dichiarazione:
Noi Donne in Nero, che abbiamo partecipato al XV Encuentro internazionale di Bogotà, siamo femministe contro la guerra e ogni forma di violenza, crediamo nella rete di sostegno reciproco tra le donne contro l’invisibilità, il silenzio, l’impunità e la complicità di fronte alla violenza e ai crimini contro le donne.
Considerando che:
Esigiamo:
Noi donne attiviste della Rete Internazionale delle Donne in Nero, ci impegniamo a denunciare questa situazione e a farla conoscere a tutti i livelli, sollecitando le istituzioni nazionali e internazionali a far pressione sul governo colombiano affinché rispetti i diritti delle donne.
Diamo tutto il nostro appoggio alle organizzazioni delle donne colombiane per un processo di uscita negoziata dal conflitto armato.
Considerando che:
- Le morti violente e gli abusi di ogni tipo contro le donne a Buenaventura sono aumentate in modo sostanziale e che le risposte istituzionali sono state insufficienti favorendo impunità e dimostrando complicità;
- il conflitto armato, la militarizzazione della vita civile, la povertà hanno aggravato ogni violenza specifica contro le donne; questa violenza tanto drammatica non colpisce solo i corpi e le vite delle donne, ma anche impedisce loro di esprimersi liberamente e di immaginarsi un futuro senza paura
- la mancanza di riconoscimento e del rispetto della vita e dei diritti delle donne provengono da una visione sessista e patriarcale associata alla violenza sulle donne.
Esigiamo:
- giustizia per le donne, l’applicazione di tutte le leggi nazionali e le convenzioni internazionali relative al riconoscimento dei diritti delle donne;
- che i crimini commessi contro le donne in quanto donne siano riconosciuti come femminicidio e che questo sia assunto nella legge colombiana come lo esigiamo in tutti i paesi del mondo;
- che le autorità garantiscano la partecipazione delle donne alla vita sociale, politica, economica, il loro “empowerment”, sostenendo concretamente le organizzazioni delle donne che agiscono in questo ambito;
- che le istituzioni prendano le misure adeguate nel campo dell’educazione e della comunicazione per sradicare ogni discriminazione e ogni forma di linguaggio che giustifichino e aggravino la violenza contro le donne.
Noi donne attiviste della Rete Internazionale delle Donne in Nero, ci impegniamo a denunciare questa situazione e a farla conoscere a tutti i livelli, sollecitando le istituzioni nazionali e internazionali a far pressione sul governo colombiano affinché rispetti i diritti delle donne.
Diamo tutto il nostro appoggio alle organizzazioni delle donne colombiane per un processo di uscita negoziata dal conflitto armato.
Rapporto del viaggio a Buenaventura
Durante il loro soggiorno in Colombia hanno invitato Teresa de Jesus Aristizabal Sanchez a visitare l'Italia. Teresa è una delle fondatrici della Ruta Pacifica de las Mujeres e si occupa dei diritti umani delle donne in Colombia, in particolare dei diritti sessuali e riproduttivi. Ha svolto intenso lavoro con le donne colpite da violenza sociale e politica in contesti di conflitto armato. Durante il mese di Ottobre ha participato a riunioni in diverse città italiane.
Invitiamo tutti a unirsi a noi a rompere il silenzio sulla violenza sulle donne in Colombia: Invia lettere all'ambasciata Colombia Ecco un esempio:
lettera ambasciata Colombia
Il 25 novembre, Giornata internazionale contro la violenza sulle donne
le donne in nero si uniranno alle donne della Ruta Pacifica nel esigere la fine della guerra, della violenza, e dell'impunità. Unisciti a noi.
le donne in nero si uniranno alle donne della Ruta Pacifica nel esigere la fine della guerra, della violenza, e dell'impunità. Unisciti a noi.