Mentre in Parlamento si discute il decreto delegato che modificherà la legge 185/90 sull'export militare il Governo tecnico ritarda la scadenza "tecnica" con i dati delle vendite nel 2011 di sistemi militari.
Il ritardo nella presentazione della relazione sulle esportazioni di armamenti italiani ammonta attualmente a quasi 3 settimane. Secondo la legge, il governo dovrebbe aver consegnato la sua relazione al Parlamento entro il 31 marzo (vedi http://www.disarmo.org/rete/a/
Siamo turbate da questa mancanza di rispetto per una legge fondamentale che in alcuni aspetti si riferisce direttamente ed esplicitamente al'articolo 11 della constituzione che ripudia la guerra come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali. La mancanza di rispetto è particolarmente preoccupante quando si considera che un decreto che modificherà la legge è attualmente in discussione. E' un segnale sicuro che possiamo aspettare un indebolimento dei controlli sulle esportazioni di armi - controlli che erano già insufficienti - come ci mostra il caso della Libia.
Ci sono ottime ragioni per preoccuparsi:
- La nuova legge sarà una legge delega e sara l'escutivo a scrivere le norme sul commercio di armi senza nessuna trasparenza e discussione in Parlamento.
- La proposta di legge non prevede criteri ben definiti per approvare o respingere licenze di esportazione e quindi darà al governo una mano libera nel modificare le condizioni definite dalla legge vigente.
- Vi è un forte rischio che i controlli sulle esportazioni siano sottoposti ad una serie di semplificazioni che portano ad una liberalizzazione del commercio delle armi. Autocertificazione dagli stessi produttori di armi è una delle semplificazioni considerate.
- Dal momento che molti Stati dell'UE hanno controlli meno rigorosi in materia di esportazioni di armi, la semplificazione delle regole di esportazione verso i paesi dell'UE porterà quasi certamente ad esportazioni di armi italiane a paesi in cui le vendite di armi sono illegali secondo la legge italiana.
- E 'possibile che i controlli sulle banche e altri istituti di credito che sono coinvolti nelle operazioni relative al commercio di armi saranno rimossi.
Accogliamo l'iniziativa della Rete Disarmo e Tavola della Pace di chiedere di ascoltate in audizione la prossima settimana dalle Commissioni riunite Esteri e Difesa della Camera dei Deputati e sosteniamo le proposte presentate dalla Rete Disarmo per il miglioramento della legge 185/90.
Invitiamo tutte/i che condividono la nostra preoccupazione a lasciare commenti a questo post o a visitare la nostra pagina facebook per condividere con noi i vostri messaggi di pace.